Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 2378 del 31 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2378CIV

Massima

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Il diritto di critica e di cronaca, costituzionalmente garantito dall'art. 21 Cost., trova un limite nel divieto di espressioni offensive e gratuitamente lesive della reputazione altrui, non giustificate da alcuna esigenza informativa o di pubblico interesse. Pertanto, pur essendo ammissibili anche forme di satira e di linguaggio iperbolico, l'utilizzo di espressioni volgari e grossolane, prive di qualsivoglia finalità di critica o di informazione, integra un atto di mero dileggio, sanzionabile con il risarcimento del danno morale subito dalla persona offesa. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità di tali condotte, deve operare un bilanciamento tra il diritto di libera manifestazione del pensiero e il diritto alla reputazione, tenendo conto del contesto in cui le espressioni sono state utilizzate, della loro gravità e della loro idoneità a ledere l'onore e il decoro della persona offesa. La liquidazione del danno morale, in assenza di un parametro normativo predeterminato, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice, che deve tener conto di tutti gli elementi del caso concreto, compresa l'eventuale sussistenza di circostanze attenuanti o aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI AMATO Sergio - Presidente

Dott. SCRIMA Antonietta - Consigliere

Dott. VINCENTI Enzo - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - rel. Consigliere

Dott. PORRECA Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 396/2014 R.G. proposto da:
(OMISSIS), rappresentato e difeso dall'Avv. (OMISSIS), con domicilio eletto presso lo studio di quest'ultimo in (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), rappresentato e difeso dall'Avv. (OMISSIS), con domicilio eletto in (OMISSIS), presso lo studio dell'Avv. (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza della Corte d'appello di Brescia, n. 599/2013 depositata il 9 maggio 2013;
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio de…

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