Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7166 del 14 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7166PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La dichiarazione della persona offesa, se adeguatamente corroborata da altri elementi di prova, come il ritrovamento di oggetti riconducibili al reato presso l'abitazione dell'imputato, costituisce valido fondamento per la condanna per i reati di tentata estorsione, rapina ed estorsione consumata, anche in assenza di ulteriori riscontri diretti, purché la motivazione del giudice di merito dia conto in modo logico e coerente delle ragioni per le quali essa è ritenuta attendibile e affidabile, senza che il mero contrasto con le dichiarazioni difensive sia sufficiente a inficiarne la valenza probatoria. Il giudice di legittimità, nel vagliare la correttezza della valutazione probatoria operata dai giudici di merito, non può sostituire la propria valutazione a quella degli stessi, se non in presenza di vizi logici o di manifesta illogicità della motivazione, non potendo sindacare il merito delle scelte compiute in ordine all'apprezzamento della credibilità delle fonti di prova, salvo che non risultino travisate o frutto di errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI G. - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/05/2014 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza del Tr…

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