Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44710 del 4 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44710PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di un'impugnazione dichiarata inammissibile, non può rilevare d'ufficio l'estinzione del reato per prescrizione maturata anteriormente alla pronuncia della sentenza impugnata, ma non dedotta né eccepita in sede di merito. Infatti, la declaratoria di inammissibilità dell'impugnazione preclude qualsiasi pronuncia sul merito, in quanto la verifica negativa delle condizioni di ammissibilità dell'atto introduttivo del rapporto processuale finalizzato al controllo della decisione avversata ha valore assorbente e preclusive rispetto a qualsiasi altra indagine di merito. L'articolo 129 c.p.p., che impone al giudice di pronunciare sentenza di proscioglimento in caso di cause di non punibilità, non può trovare applicazione laddove l'impugnazione sia stata dichiarata inammissibile, poiché tale declaratoria paralizza i poteri decisori del giudice, il quale non è abilitato ad occuparsi del merito e a rilevare d'ufficio cause di non punibilità. La giurisprudenza di legittimità ha costantemente affermato che tutte le cause di inammissibilità integrano un vizio intrinseco dell'atto, impediscono la valida costituzione del rapporto processuale d'impugnazione e sono di ostacolo a far valere o a rilevare d'ufficio l'estinzione del reato per prescrizione pur se maturata in data anteriore alla sentenza di merito, ma non dedotta né rilevata in quella sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirell - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS)
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/09/2018 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appe…

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