Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18960 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18960PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che, in concorso con altri, turba fraudolentemente una gara d'appalto pubblica al fine di favorire un determinato soggetto, risponde del reato di turbata libertà degli incanti, essendo irrilevante il suo ruolo meramente passivo, laddove risulti provato il suo consapevole contributo causale alla realizzazione del proposito delittuoso, come desumibile anche da intercettazioni e altri elementi di prova. La condanna del ricorrente per tale reato, con la declaratoria di inammissibilità del relativo ricorso in Cassazione, comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, in considerazione dell'evidente colpa del ricorrente nel proporre un ricorso manifestamente infondato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PACILLI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di cassazione in data 7 luglio 2016;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza camerale del 14.4.2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa PACILLI ((omissis));
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale in persona del Dott. BALSAMO Antonio, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 7 luglio 2016 la sesta sezione della Corte di ca…

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