La concessione di rinnovo per l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti esistente da oltre quarant'anni non può essere limitata nel suo termine di efficacia a soli cinque anni sulla base della mera applicazione dei criteri tecnici per il rilascio di nuove autorizzazioni agli accessi, stabiliti dalla deliberazione provinciale n. 2115 del 2001, in assenza di una specifica disciplina transitoria che ne preveda l'applicabilità anche ai rinnovi di concessioni per impianti preesistenti. Infatti, l'interpretazione letterale, logico-sistematica e teleologica della normativa provinciale in materia di distributori di carburanti, nonché il principio di tutela del legittimo affidamento dell'operatore economico, impongono che il rinnovo della concessione per un impianto già esistente debba avvenire per la durata ordinaria di diciotto anni, senza possibilità di limitazioni temporali fondate sulla mera necessità di adeguamento alle prescrizioni tecniche dettate per i nuovi insediamenti. Ciò anche in considerazione del fatto che l'Amministrazione provinciale, in precedenti fattispecie analoghe, aveva già chiarito che i criteri tecnici di cui alla deliberazione n. 2115 del 2001 dovevano trovare applicazione solo nell'ipotesi di modifiche o miglioramenti agli accessi e agli elementi presenti nell'area dell'impianto esistente, e non anche in sede di rinnovo della concessione per un distributore già operante da lungo tempo. Pertanto, il provvedimento che, in sede di rinnovo della concessione, limiti arbitrariamente la durata del titolo a soli cinque anni, anziché riconoscere il termine ordinario di diciotto anni previsto dalla normativa provinciale, risulta illegittimo per violazione di legge ed eccesso di potere sotto il profilo della disparità di trattamento e della carenza di motivazione.