La violazione delle norme procedimentali, come l'obbligo di motivazione e il principio di leale collaborazione, non comporta l'annullamento dell'atto amministrativo se l'Amministrazione ha comunque fornito una motivazione logica, coerente e priva di contraddizioni, tenendo conto del parere legale espresso dall'Ufficio competente. L'applicazione della sanzione sostitutiva prevista dall'art. 83, comma 2, della legge urbanistica provinciale è subordinata all'accertamento oggettivo dell'impossibilità di procedere alla demolizione delle parti difformi senza incidere sulla stabilità dell'intero edificio, onere probatorio che spetta al privato richiedente. La domanda di concessione edilizia deve essere valutata sulla base del suo contenuto complessivo, anche in assenza di una chiara indicazione da parte del richiedente, e l'Amministrazione non è tenuta a chiedere chiarimenti preliminari se il contenuto della domanda non è univoco.