Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52217 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52217PEN

Massima

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Il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) sussiste quando l'agente, al fine di procurare a sé un vantaggio o di arrecare ad altri un danno, si sostituisce ad altri nell'esecuzione di un atto, inducendo in errore la vittima sulla sua identità, anche senza che la persona su cui ricadono le conseguenze della condotta sia stata previamente identificata dall'agente. Il dolo specifico richiesto dalla norma è integrato dalla volontà di compiere l'atto di sostituzione per raggiungere il fine illecito, a prescindere dalla effettiva realizzazione del vantaggio o del danno. La valutazione della prova della responsabilità penale per tale reato, così come per il reato di ingiuria (art. 594 c.p.), è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se logica e congruente con gli elementi probatori acquisiti, senza che il ricorrente possa sollecitare una diversa valutazione delle risultanze istruttorie. La determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali e tenuto conto delle circostanze, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione è censurabile in Cassazione solo per manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1755/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 19/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito, per la parte civile, l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto il ri…

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