Il ruolo di organizzatore e promotore di un'associazione per delinquere può essere riconosciuto anche a colui che, pur intervenuto in un momento successivo rispetto agli altri sodali, ha assunto una posizione di riferimento in termini organizzativi, coordinando gli aspetti tecnici e gestionali dell'attività delittuosa e fornendo un contributo primario al sodalizio, con ciò dimostrando una posizione sovraordinata e non meramente esecutiva o interscambiabile rispetto agli altri partecipanti. La consapevole partecipazione all'associazione può essere desunta dalle dichiarazioni confessorie degli indagati, dagli accertamenti bancari e dalle attività di monitoraggio e gestione dei conti e dei proventi illeciti svolte dal singolo sodale. Il pericolo concreto e attuale di inquinamento probatorio e di reiterazione dei reati può essere ritenuto sussistente in ragione della particolare abilità dimostrata nell'attività di falsificazione e nella volatilizzazione dei proventi di reato, nonché del ruolo organizzativo e della competenza tecnica rivestiti nell'ambito del sodalizio, che consentono di mantenere i contatti con gli altri partecipi e di sfruttare tali relazioni per la commissione di ulteriori reati della stessa specie, anche a fronte di indagini non ancora complete e di ammissioni parziali da parte degli indagati.