Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20561 del 13 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20561PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della gravità del compendio indiziario a carico dell'indagato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere effettuata in modo analitico e globale, tenendo conto di tutti gli elementi di prova disponibili, come le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, i risultati delle intercettazioni e le testimonianze delle persone offese. Il giudice deve motivare in modo congruo e logico le ragioni per cui ritiene attendibili le dichiarazioni accusatorie e perché gli altri elementi indiziari sono sintomatici della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa e ai reati-fine contestati, anche in relazione alle deduzioni difensive. L'apprezzamento delle esigenze cautelari e della adeguatezza della misura applicata rientra nella competenza esclusiva e insindacabile del giudice di merito, il cui controllo di legittimità da parte della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto e delle caratteristiche soggettive dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GAETANO DE AMICIS;
sentite le conclusioni del PG Dr. ANGELILLIS CIRO, che chiede il rigetto del ricorso;
udito il difensore avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMISSIS), che chiede l'annullamento e si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13 dicembre 2018 il Tribunale del riesame di Catania ha co…

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