L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto dell'amministrazione, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. Il presupposto per l'adozione di tale provvedimento è il mero accertamento dell'esecuzione di un intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo, essendo sufficiente la constatazione dell'abuso per giustificare il ripristino dell'assetto urbanistico violato. Pertanto, l'ordine di demolizione è adeguatamente motivato con il semplice riferimento all'accertamento dell'abuso, senza necessità di una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso stesso, che è in re ipsa. Inoltre, a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 10/1977, non è più necessaria l'acquisizione del parere della Commissione edilizia comunale ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge n. 1150/1942, essendo l'ordine di demolizione divenuto un atto vincolato per l'amministrazione.