Il ricorso per cassazione contro la sentenza di appello non può riproporre una questione già oggetto di uno dei motivi di appello sui quali il giudice di secondo grado si è pronunciato in modo esaustivo e privo di errori logico-giuridici. In tal caso, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 606, comma 3, ultima parte, c.p.p. Inoltre, il ricorso per cassazione deve rispettare i requisiti di specificità previsti dagli artt. 581, lett. c), e 591, lett. c), c.p.p., a fronte di una motivazione della sentenza di appello che non presenti vizi di illogicità manifesta. La mancanza di tali requisiti rende l'atto di impugnazione inidoneo ad introdurre il nuovo grado di giudizio, comportando la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. In caso di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.