Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10057 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:10057SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per l'ottemperanza di un decreto ingiuntivo definitivamente esecutivo, afferma il principio per cui l'amministrazione pubblica è tenuta a dare piena ed integrale esecuzione al giudicato formatosi, senza poter opporre alcuna eccezione, salvo il caso di adempimento già intervenuto, provvedendo al pagamento delle somme dovute entro il termine assegnato dal giudice. In caso di persistente inerzia dell'amministrazione, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'esecuzione forzata del titolo, con addebito delle relative spese a carico dell'ente inadempiente. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del giudicato, quale espressione del principio di legalità e buon andamento dell'azione amministrativa, sanciti dagli artt. 24 e 97 della Costituzione. L'amministrazione non può sottrarsi all'obbligo di dare esecuzione al titolo esecutivo, neppure invocando difficoltà di bilancio o carenza di fondi, dovendo comunque reperire le risorse necessarie, nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento. Il mancato adempimento del giudicato, oltre a configurare un illecito disciplinare e contabile, determina la responsabilità patrimoniale dell'ente per i danni conseguenti al ritardo o all'omessa esecuzione. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'ambito dei poteri di ottemperanza, è tenuto a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, ordinando l'adempimento coattivo del giudicato, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta, al fine di assicurare il rispetto della legalità e della par condicio tra i cittadini di fronte alla pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2018

N. 10057/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02636/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2636 del 2018, proposto da
((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Cassia, n. 833;

contro

Comune di Subiaco, non costituito in giudizio;

per l'ottemperanza

del decreto ingiuntivo n. 14/2017 emesso il 20.12.2016 dal Tribunale Ordinario di Tivoli nei confronti del Comune di Subiaco

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l 'art. 114 cod. proc.…

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