Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria è precluso per gli interventi edilizi che determinano la creazione di nuovi volumi o superfici, in quanto tali opere non rientrano nelle ipotesi eccezionali di cui all'art. 167, comma 4, del d.lgs. n. 42/2004, che consentono il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria. Tale divieto opera anche nel periodo transitorio disciplinato dall'art. 159 del medesimo decreto legislativo, il quale, pur prevedendo una disciplina più permissiva rispetto al regime ordinario, non consente comunque il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria per gli interventi che comportano la realizzazione di nuovi volumi o superfici, in quanto tali opere non rientrano nelle ipotesi eccezionali di cui all'art. 167, comma 4. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a negare il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria per gli interventi edilizi che determinano la creazione di nuovi volumi o superfici, non potendo in tali casi derogare al divieto previsto dalla legge, neppure in presenza di un interesse pubblico che possa giustificare il rilascio dell'autorizzazione in sanatoria. L'Amministrazione, inoltre, è tenuta a rispettare i principi di partecipazione procedimentale, comunicando all'interessato l'avvio del procedimento di autotutela e consentendogli di presentare le proprie controdeduzioni, anche quando il provvedimento da annullare non sia stato adottato in violazione di norme di legge, ma risulti comunque illegittimo per altri profili.