Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5650 del 6 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5650PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione degli elementi indiziari a carico dell'indagato, ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per l'applicazione di una misura cautelare, non può essere effettuata in modo atomistico e parcellizzato, ma deve avvenire in una prospettiva unitaria e globale, considerando l'insieme degli elementi probatori, anche se singolarmente suscettibili di valutazione alternativa, in modo da cogliere la loro convergenza e reciproco rafforzamento nell'economia complessiva del quadro indiziario. Pertanto, il giudice del riesame non può limitarsi a valutare singolarmente ciascun elemento probatorio, disattendendo la loro valenza dimostrativa nell'ambito di una visione d'insieme, coerente e organica, delle risultanze investigative. Inoltre, l'esclusione dell'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991 deve essere adeguatamente motivata alla luce delle emergenze probatorie che depongono per la finalizzazione delle condotte illecite agli interessi del sodalizio camorristico, anche in assenza di una piena dimostrazione della partecipazione associativa. Il giudice del riesame è, quindi, tenuto a rivalutare complessivamente il quadro indiziario, senza sottovalutare o omettere elementi probatori rilevanti, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare e dell'aggravante contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e da (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 10 febbraio 2014 emessa dal Tribunale di Napoli in funzione di giudice del riesame;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed i ricorsi;

letta la memoria difensiva depositata dall'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso del Pm.

udita la relazione del consigliere dr. ((omissis)) BRUNO;

sentito il Pubblico…

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