Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31440 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31440PEN

Massima

Il possesso di una polizza assicurativa contraffatta, anche in assenza di prova diretta dell'attività di falsificazione, integra il reato di falsità in scrittura privata, in quanto il concorso nella preparazione della falsa scrittura privata è implicito nella semplice detenzione del documento falso, non essendo ipotizzabili i reati di ricettazione o incauto acquisto, atteso che la polizza assicurativa diviene documento soltanto dopo l'indicazione della parte contraente e la sottoscrizione, sicché colui che la riceve concorre nel reato di falso. L'esclusione della buona fede dell'imputato è adeguatamente motivata dalla mancata indicazione della persona dalla quale avrebbe ricevuto la polizza e dalla mancata giustificazione del possesso del documento contraffatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/10/2005 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aurelio GALASSO che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

Il tribunale di Napoli in composi…

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