Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4175 del 28 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4175PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la valutazione sulla gravità indiziaria, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, anche sulla prova logica desumibile dal contenuto delle conversazioni intercettate, senza che ciò comporti necessariamente una motivazione apodittica o carente, purché siano indicati in modo specifico gli elementi concreti che giustificano tale valutazione. Inoltre, il giudice può ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, tra cui le intercettazioni telefoniche ed ambientali, i sequestri di sostanza stupefacente e il rinvenimento di una contabilità relativa all'attività criminosa, senza che sia necessario indicare in modo analitico ogni singolo elemento a sostegno di tale conclusione. Infine, il ricorso per cassazione che si limiti a denunciare in modo generico l'erronea interpretazione delle conversazioni intercettate, senza precisare in modo specifico quali critiche non siano state esaminate dal giudice di merito e per quali conversazioni possa ritenersi verificato il vizio denunciato, è inammissibile per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. LU., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/01/2007 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BRUSCO ((omissis))E;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. SALZANO Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito per il ricorrente l'avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

La Corte:

OSSERVA …

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