Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 22 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:22SENT

Massima

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Il potere di annullamento d'ufficio di un titolo edilizio, quale la denuncia di inizio attività (d.i.a.), deve essere esercitato dall'amministrazione comunale nel rispetto dei principi di cui all'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, con particolare riguardo alla necessità di avviare un apposito procedimento in contraddittorio con l'interessato e di effettuare una valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti, idonea a giustificare la frustrazione dell'affidamento incolpevole maturato dal denunciante a seguito del decorso del tempo e della conseguente consumazione del potere inibitorio. L'amministrazione non può limitarsi ad affermare la mera illegittimità del titolo edilizio, ma deve indicare in positivo le ragioni di interesse pubblico, attuale e prevalente, che giustificano l'esercizio del potere di autotutela, tenendo conto anche dell'interesse del privato alla conservazione delle opere realizzate. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento di annullamento, salvo i casi di effettiva superfluità, determina l'illegittimità del provvedimento finale, qualora i presupposti di fatto e di diritto risultino contestati dalle parti. Inoltre, la mancanza della dichiarazione di inizio e fine lavori, prevista dalla normativa regionale, non integra una causa di invalidità della d.i.a., ma al più una causa di decadenza del relativo titolo edilizio, mentre la presunta violazione delle norme urbanistiche comunali deve essere adeguatamente motivata e supportata da elementi probatori, non potendosi fondare su mere ipotesi o qualificazioni astratte.

Sentenza completa

N. 01502/2011
REG.RIC.

N. 00022/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01502/2011 REG.RIC.

N. 01344/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1502 del 2011, proposto da:
- ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Milano, C.so di ((omissis)), 17;

contro

- Comune di Romagnese, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato ex art. 25 c.p.a. in Milano, presso la Segreteria del T.A.R.;

sul ricorso numero di registro generale 1344 del 2012, proposto da:
- ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con …

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