Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1125 del 2020

ECLI:IT:TARPA:2020:1125SENT

Massima

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Il provvedimento di conferma di un precedente diniego di rilascio del permesso di soggiorno per i soggiornanti di lungo periodo, adottato all'esito di un nuovo esame della situazione giuridica del richiedente e di una nuova valutazione degli elementi di fatto e di diritto, costituisce un atto autonomamente impugnabile, in quanto non meramente confermativo, ma di conferma in senso proprio. Pertanto, il ricorrente è onerato di impugnare tempestivamente tale provvedimento di conferma, a pena di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento di conferma di un precedente diniego di rilascio del permesso di soggiorno per i soggiornanti di lungo periodo, adottato all'esito di un nuovo esame della situazione giuridica del richiedente e di una nuova valutazione degli elementi di fatto e di diritto, costituisce un atto autonomamente impugnabile, in quanto non meramente confermativo, ma di conferma in senso proprio. Ciò comporta che il ricorrente è onerato di impugnare tempestivamente tale provvedimento di conferma, a pena di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: - Ai fini di stabilire se un atto amministrativo sia meramente confermativo (e perciò non impugnabile) o di conferma in senso proprio (e, quindi, autonomamente lesivo e da impugnarsi), occorre verificare se l'atto successivo sia stato adottato o meno senza una nuova istruttoria e una nuova ponderazione degli interessi. - In particolare, non può considerarsi meramente confermativo rispetto ad un atto precedente l'atto la cui adozione sia stata preceduta da un riesame della situazione che aveva condotto al precedente provvedimento, giacché l'esperimento di un ulteriore adempimento istruttorio, sia pure mediante la rivalutazione degli interessi in gioco, e un nuovo esame degli elementi di fatto e di diritto che caratterizzano la fattispecie considerata, può condurre a un atto propriamente confermativo in grado, come tale, di dare vita a un provvedimento diverso dal precedente e quindi suscettibile di autonoma impugnazione. - Ricorre invece l'atto meramente confermativo quando la Pubblica amministrazione si limita a dichiarare l'esistenza di un suo precedente provvedimento senza compiere alcuna nuova istruttoria e senza una nuova motivazione. - Nella fattispecie in esame, il provvedimento di conferma del diniego di rilascio del permesso di soggiorno è stato adottato all'esito di un nuovo esame della situazione giuridica del richiedente e di una nuova valutazione degli elementi di fatto e di diritto, pertanto costituisce un atto autonomamente impugnabile. - Di conseguenza, il ricorrente era onerato di impugnare tempestivamente tale provvedimento di conferma, a pena di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/06/2020

N. 01125/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01132/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1132 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Palermo, via XX Settembre, n. 26;

contro

Ministero dell'Interno, Questura Palermo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliataria ex lege in Palermo, via ((omissis)), n. 6;

per l'annullamento

del provvedimento Cat. -OMISSIS-/ Cont., emesso dalla Questura di Palermo il 6 marzo 2018 e notificato in data 19 aprile 2018,…

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