Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Regione Campania avverso le deliberazioni dell'Autorità per l'Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico in materia di determinazione d'ufficio delle tariffe idriche per il grossista Regione Campania, ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la Regione aveva segnalato il riavvio, attraverso un ravvedimento operoso, del procedimento di approvazione della tariffa idrica. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse alla decisione del merito della causa, sopravvenuto nel corso del giudizio, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso. Ciò in quanto il processo amministrativo è improntato al principio della domanda e della corrispondenza tra chiesto e pronunciato, per cui il giudice non può pronunciarsi su questioni divenute prive di utilità per la parte ricorrente. La sentenza sottolinea altresì che, in considerazione dell'epilogo della vicenda processuale, le spese di giudizio sono state compensate tra le parti, in applicazione del principio di soccombenza virtuale e di equità, in ragione del venir meno dell'interesse originario della Regione Campania. Il Tribunale Amministrativo Regionale, pertanto, ha dichiarato improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti.