Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34444 del 22 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34444PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi di fatto e di diritto ai fini della determinazione della pena, purché la motivazione sia logica, congrua e rispettosa dei parametri di cui all'art. 133 c.p. La mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche e la fissazione della pena entro i limiti edittali non sono censurabili in cassazione, salvo che non siano frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. La contestazione delle aggravanti deve essere chiara e inequivocabile, così da consentire all'imputato di esercitare pienamente il diritto di difesa, senza che sia necessaria una specifica replica da parte del giudice di merito alle doglianze difensive, se la motivazione risulta comunque adeguata e immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. HA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1035/2010 CORTE APPELLO di ANCONA, del 04/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 23.3.2010 del Tr…

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