Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1434 del 11 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1434PEN

Massima

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Il dolo generico, diretto o indiretto, costituisce l'elemento soggettivo del reato di truffa, il quale sussiste anche quando l'agente prevede e accetta come possibile conseguenza della propria condotta artificiosa il conseguimento di un indebito profitto, pur non avendolo come fine specifico. Pertanto, il concorso nel reato di truffa può essere affermato nei confronti del soggetto che, pur non essendo il diretto beneficiario dell'indebita percezione di prestazioni previdenziali, abbia consapevolmente agevolato la condotta fraudolenta altrui, simulando l'esistenza di un rapporto di lavoro inesistente al fine di consentire al presunto lavoratore di ottenere indebitamente tali prestazioni. La valutazione dell'elemento psicologico del reato non richiede la dimostrazione di una specifica finalità di danno, essendo sufficiente che l'agente abbia accettato il verificarsi di tale conseguenza come possibile effetto della propria condotta artificiosa. La motivazione della sentenza di merito, che ricostruisca in modo logico e coerente la responsabilità dell'imputato sulla base delle risultanze probatorie acquisite, non è censurabile in sede di legittimità, non potendosi in tale sede sostituire la valutazione del giudice di merito con una diversa lettura dei dati processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo Sebastia - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. BANDINI Gianfranco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. MA. GA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/05/2007 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAPPIA Pietro;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 7.11.2003 il GUP del Tribunale di Trani condannava Do.…

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