Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25420 del 13 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:25420PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso avverso una sentenza di condanna, è tenuto a verificare la specifica indicazione, da parte del ricorrente, degli atti processuali che sarebbero stati travisati o erroneamente valutati dal giudice di merito. Il ricorrente ha l'onere di individuare con precisione tali atti, di indicarne il contenuto probatorio in modo integrale e di spiegare in modo dettagliato le ragioni per cui la loro corretta valutazione avrebbe dovuto condurre ad una diversa decisione. In mancanza di tale puntuale adempimento, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile per difetto di specificità dei motivi, non essendo sufficiente la mera evocazione generica di contraddizioni o illogicità della motivazione. Ciò in quanto il giudice di legittimità non può supplire d'ufficio alle carenze argomentative del ricorrente, dovendo limitarsi a verificare la coerenza logica e la congruità della motivazione sulla base degli elementi espressamente indicati nell'atto di impugnazione. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 18/12/2012 della Corte d'appello di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 18 dicembre 2012 la Corte d'appell…

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