Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33484 del 9 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:33484PEN

Massima

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Il porto di uno strumento da punta o da taglio atto a offendere è da ritenersi giustificato soltanto nel caso in cui la circostanza legittimante rivesta carattere di attualità rispetto al momento dell'accertamento della condotta altrimenti vietata, non essendo sufficiente il mero richiamo ad una causale astrattamente collegabile alle possibili utilizzazioni lecite dello strumento stesso. Ai fini della configurazione dell'elemento psicologico della contravvenzione di cui alla Legge n. 110 del 1975, art. 4, è sufficiente la cosciente volontà dell'agente di portare il coltello fuori dei luoghi consentiti dalla legge senza un giustificato motivo, non rilevando la mera destinazione d'uso dichiarata dall'imputato in assenza di riscontri probatori. Il giudice di merito, nel ritenere ingiustificato il porto del coltello sulla base di quanto accertato in punto di fatto, ha correttamente applicato il principio di diritto secondo cui il porto di uno strumento atto ad offendere è da ritenersi giustificato solo quando la circostanza legittimante rivesta carattere di attualità rispetto al momento dell'accertamento della condotta, non potendo essere aggirata la finalità della norma volta a limitare, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza, il porto di oggetti potenzialmente idonei a realizzare atti di violenza attraverso il mero richiamo ad una causale astrattamente collegabile alle possibili utilizzazioni lecite dello strumento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. GI. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 187/2009 TRIB.SEZ.DIST. di TRICASE, del 17/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galati Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RILEVA IN FATTO

1.- Con sentenza in data 17 febb…

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