Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9637 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9637PEN

Massima

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Il rilascio di dichiarazioni mendaci o la formazione di atti falsi, anche nell'ambito di procedure amministrative finalizzate all'ottenimento di indennizzi o contributi pubblici, integra il delitto di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p. in relazione all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000. Tale condotta, qualora sia idonea a indurre in errore l'ente erogatore e a determinare l'ingiusto conseguimento di erogazioni pubbliche, realizza altresì il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato di cui all'art. 640, comma 2, n. 1, c.p. La responsabilità penale dell'agente è indipendente dalla eventuale cooperazione, anche colposa, dell'ente erogatore nell'esecuzione di controlli inadeguati sulla veridicità dei dati forniti, atteso che tale circostanza non esclude l'idoneità del mezzo fraudolento utilizzato. La mancata applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 56, comma 4, c.p. è adeguatamente motivata laddove emerga che l'attivazione per impedire l'evento sia stata tardiva, intervenendo solo quando la truffa fosse già stata individuata. Infine, il mancato esame in appello della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non può essere dedotto per la prima volta in sede di legittimità, in quanto tale questione non ha formato oggetto di specifica censura nel precedente grado di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/05/2017 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO MANTOVANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE che ha concluso chiedendo l'inarrimissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE DI APPELLO di CAGLIARI, co…

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