Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30903 del 15 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30903PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni spontanee rese da una persona non ancora qualificata come indagato, alla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, sono pienamente utilizzabili nel giudizio abbreviato, anche se sollecitate dagli inquirenti, in quanto non rientrano nella disciplina dell'interrogatorio di cui all'art. 63 c.p.p. e non richiedono gli avvisi e le formalità previsti per tale atto. Tali dichiarazioni, pur non essendo verbalizzate in apposito atto, possono essere legittimamente acquisite e valutate dal giudice attraverso la relativa annotazione di polizia giudiziaria, senza che ciò determini una violazione del diritto di difesa. Tuttavia, il giudice di merito ha l'obbligo di motivare adeguatamente in ordine all'attribuibilità all'imputato di tutti gli elementi costitutivi del reato contestato, anche con riferimento a quei profili che siano stati specificamente dedotti dalla difesa in sede di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2476/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 08/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo G., che ha concluso per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con sentenza dell'8 ottobre 2012 la Corte di Appello di Milano confermava la se…

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