Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51542 del 20 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51542PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando, a fronte di una iniziale pretesa di adempimento di un credito effettuata con minaccia o violenza nei confronti del debitore, seguano ulteriori violenze e minacce di terzi estranei verso il nucleo familiare del debitore, in modo tale che l'iniziale pretesa arbitraria si trasformi in una richiesta estorsiva, sia a causa delle modalità e della diversità dei soggetti autori delle violenze, sia per l'estraneità dei soggetti minacciati alla pretesa azionata. Ai fini della configurabilità del delitto di estorsione, è irrilevante che il rapporto di dare-avere coinvolga direttamente il coniuge della persona offesa, atteso che le minacce finalizzate all'adempimento mantengono comunque rilevanza penale quando siano indirizzate alla persona offesa. La valutazione del carattere usurario del rapporto di credito può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa e dei suoi congiunti, nonché su elementi documentali, senza che sia necessaria una perizia contabile, qualora tali elementi siano adeguatamente valorizzati e motivati dai giudici di merito. Le censure relative a presunte incongruenze o omissioni valutative della motivazione, che non siano munite di chiaro carattere di decisività, non possono dar luogo all'annullamento della sentenza, atteso che non costituisce vizio della motivazione qualunque omissione valutativa che riguardi singoli dati estrapolati dal contesto, ma è solo l'esame del complesso probatorio entro il quale ogni elemento sia contestualizzato che consente di verificare la consistenza e la decisività degli elementi medesimi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 30/03/2018 dalla Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (O…

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