Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 29504 del 24 ottobre 2023
ECLI:IT:CASS:2023:29504CIV
Massima
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L'amministratore di condominio è legittimato a costituirsi in giudizio per resistere all'impugnazione di una precedente delibera assembleare, senza necessità di preventiva autorizzazione o ratifica dell'assemblea, in quanto tale attività rientra nelle sue attribuzioni ex art. 1130 c.c. e non esorbita dai compiti assegnatigli. La delibera assembleare di nomina del difensore per tale costituzione in giudizio vale al più come mero assenso dell'assemblea ad una scelta spettante all'amministratore, senza che sia necessario il raggiungimento di particolari quorum deliberativi. I condomini sono tenuti a sopportare gli effetti degli atti e delle scelte dell'amministratore rientranti nelle sue attribuzioni, potendo eventualmente far ricorso all'assemblea per provocare una delibera dalla quale, se confermativa dell'operato dell'amministratore, possono poi dissentire. Ove l'assemblea avesse diversamente deciso di transigere la lite, si sarebbero posti i diversi problemi attinenti alla necessità di un consenso unanime o di una determinata maggioranza, a seconda del contenuto della transazione da approvare. L'effettivo contenuto organizzativo di una deliberazione assembleare, sottoposta al sindacato di legittimità ex art. 1137 c.c., si ritrae soltanto da quanto consta dal relativo verbale come espressione delle votazioni dei partecipanti, senza che rilevino eventuali propositi o sviluppi della lite non risultanti dal verbale stesso. In ipotesi di deliberazione assembleare volta ad autorizzare l'esercizio di un'azione o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio e un singolo condomino, venendosi la compagine condominiale a scindere, di fronte al particolare oggetto della lite, in base ai contrapposti interessi, non sussiste neppure il diritto del singolo condomino a partecipare all'assemblea, né, quindi, la legittimazione dello stesso a domandarne l'annullamento, essendo egli portatore unicamente di un interesse in conflitto con quello rimesso alla gestione collegiale.
Sentenza completa
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE CIVILE Composta da: PASQUALE D'ASCOLA Presidente ANTONIO SCARPA Consigliere-Rel. MAURO CRISCUOLO Consigliere REMO CAPONI Consigliere VALERIA PIRARI Consigliere Oggetto: CONDOMINIO Ad.14/06/2023 CC ha pronunciato la seguente ORDINANZA sul ricorso iscritto al n. 26500/2019 R.G. proposto da: GARRISI GIUSEPPE UMBERTO, GRAZIUSO LETIZIA, rappresentati e difesi il primo personalmente ex art. 86 c.p.c., la seconda dall'avvocato GARRISI GIUSEPPE UMBERTO -ricorrenti- contro CONDOMINIO NADIR, elettivamente domiciliato in ROMA VIA FABIO MASSIMO 107, presso lo studio dell’avvocato TORINO GIANFRANCO, rappresentato e difeso dall'avvocato SALVATORE GIAMPAOLO -controricorr…
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