Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49774 del 21 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49774PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'uso legittimo delle armi da parte degli agenti di polizia nei confronti di soggetti in fuga, anche se latitanti e pericolosi, è consentito solo quando sussistano i presupposti della legittima difesa reale o putativa, ovvero quando l'uso della forza sia strettamente necessario e proporzionato per scongiurare un pericolo attuale ed imminente per l'incolumità propria o di terzi. Tali presupposti devono emergere in modo inequivocabile dagli atti processuali, non essendo sufficiente la mera percezione soggettiva dell'agente di trovarsi in una situazione di pericolo. In particolare, la semplice disobbedienza all'intimazione di fermarsi e consegnarsi, pur in presenza di un soggetto pericoloso e latitante, non legittima di per sé l'uso delle armi, dovendosi valutare la concreta pericolosità della condotta del fuggitivo e l'effettiva necessità e proporzionalità dell'intervento armato per scongiurare un pericolo attuale ed imminente. Inoltre, l'errore scusabile sulla sussistenza dei presupposti della legittima difesa putativa può essere riconosciuto solo in presenza di un contesto fattuale che abbia concretamente determinato nell'agente la convinzione di trovarsi di fronte a un pericolo di offesa ingiusta, senza che sia sufficiente il mero ricordo di un luccichio o movimento sospetto da parte del soggetto in fuga. In assenza di tali presupposti, l'uso delle armi da parte dell'agente di polizia configura un eccesso colposo, sanzionabile penalmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 126/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 08/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

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