Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5254 del 3 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5254PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, anche se disposto dal giudice penale ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, art. 31, comma 9, ha natura di sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, finalizzata alla tutela del territorio e del bene giuridico leso, che non configura una "pena" nel senso individuato dalla giurisprudenza della Corte EDU. Pertanto, tale ordine di demolizione non è soggetto alla prescrizione stabilita dall'art. 173 c.p. per le sanzioni penali, né alla prescrizione prevista dalla L. n. 689 del 1981, art. 28, che riguarda unicamente le sanzioni pecuniarie con finalità punitiva. La demolizione giudiziale, identica nell'oggetto e nel contenuto alla demolizione disposta dall'autorità amministrativa, non muta natura giuridica solo in ragione dell'organo che la dispone, in quanto l'ordine "giudiziale" di demolizione è suscettibile di revoca da parte del giudice penale allorquando divenga incompatibile con provvedimenti amministrativi di diverso tenore, non mutuando il carattere tipico delle sanzioni penali, consistente nell'irretrattabilità. Inoltre, le eventuali vicende amministrative relative all'acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale e alla sua destinazione, previste dalla legislazione regionale, sono del tutto irrilevanti in sede penale ai fini dell'esecuzione dell'ordine di demolizione, non risultando provvedimenti della Pubblica Amministrazione in insanabile contrasto con tale ordine giudiziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/05/2016 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13 maggio 2016 il Giudice del Tribunal…

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