La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Le facciate, i cornicioni e gli elementi architettonici e decorativi di un edificio condominiale rientrano nella categoria dei beni comuni di cui all'art. 1117 c.c., in quanto parti necessarie all'uso comune e destinate a conferire decoro all'intero stabile. Pertanto, gli oneri di manutenzione e messa in sicurezza di tali elementi gravano in via solidale su tutti i condomini, in proporzione ai rispettivi millesimi di proprietà, a prescinddalla titolarità formale della proprietà, salvo prova contraria mediante idoneo titolo di acquisto. Il Comune, in presenza di situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, può legittimamente adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell'art. 54, comma 4, D.Lgs. 267/2000, imponendo ai condomini l'esecuzione di interventi di messa in sicurezza, senza che ciò comporti violazione del principio di buon andamento e imparzialità di cui all'art. 97 Cost. o delle norme sulla partecipazione procedimentale, in ragione dell'urgenza di provvedere. L'eventuale responsabilità del Comune per carenze manutentive delle parti di sua proprietà non esclude la responsabilità condominiale per la manutenzione delle parti comuni dell'edificio.