Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32761 del 26 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32761PEN

Massima

Il reato di diffamazione sussiste anche quando la comunicazione offensiva è indirizzata a più destinatari, tra cui il soggetto leso, in quanto l'elemento oggettivo e soggettivo del reato sono integrati dalla pluralità dei destinatari, a prescindere dalla consapevolezza dell'autore che la comunicazione sarebbe stata percepita anche da persone diverse dall'interlocutore diretto. La motivazione della sentenza di condanna è adeguata quando individua chiaramente le prove della responsabilità dell'imputato, senza necessità di indicare specificamente i criteri di determinazione della pena, in assenza di censure al trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 09/06/2011 del Tribunale di Nola R.G. n. 27/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giuseppe De Marzo;

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 09/06/2011 il Tribunale di Nola ha con…

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