Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 168 del 5 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:168PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comandante di una stazione appaltante non risponde a titolo di concorso nei reati di corruzione e turbata libertà degli incanti se, pur essendo a conoscenza di condotte illecite poste in essere dai suoi sottoposti, non abbia partecipato direttamente agli accordi corruttivi né abbia consapevolmente e volontariamente offerto il proprio contributo per il reperimento o la consegna del prezzo della corruzione. La mera consapevolezza dell'altrui patto corruttivo, conseguita in epoca successiva all'aggiudicazione della gara, esclude la configurabilità del concorso in tali reati per il soggetto che si sia limitato a compiere atti meramente esecutivi, senza aver preso parte alla conclusione dell'accordo illecito. Analogamente, il rappresentante legale o il direttore tecnico di una società appaltatrice non rispondono a titolo di concorso nei medesimi reati se, pur essendo consapevoli dell'illegittimità dell'appalto, non abbiano dimostrato di essere a conoscenza, almeno successivamente, del fatto che l'aggiudicazione fosse il frutto di un patto corruttivo, né abbiano consapevolmente e volontariamente offerto il proprio contributo per il perfezionamento di tale accordo o per il reperimento dei fondi destinati alla remunerazione dei pubblici ufficiali corrotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluig - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI M. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2021 della Corte di appello di Napoli;
letti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Martino Rosati;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Epidendio Tomaso, che ha concluso per l'annullamento della sentenza senza rinvio, perche' il fatto non sussiste, in…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.