Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38174 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38174PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari è impugnabile in Cassazione solo per violazione delle regole sul contraddittorio in camera di consiglio, e non per censure attinenti alla valutazione di non fondatezza della notizia di reato. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dalla persona offesa, con il quale vengono dedotti motivi inerenti al merito della decisione di archiviazione, è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente determinata in favore della cassa delle ammende. Il giudice di legittimità, nel decidere sull'impugnazione avverso l'ordinanza di archiviazione, deve limitarsi a verificare il rispetto delle regole sul contraddittorio in camera di consiglio, senza poter entrare nel merito della valutazione compiuta dal giudice di merito circa la sussistenza o meno degli elementi costitutivi del reato denunciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - rel. Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. VA. , N. IL (OMESSO);

contro

2) MO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 11575/2006 TRIBUNALE di SANTA ((omissis)), del 11/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

lette le conclusioni del PG in sede intese all'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Avverso il provvedimento di archiviazione del GIP presso il Tribunale di S.((omissis))…

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