Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso presentato dalla società Pacifico Dolomite S.r.l. contro il silenzio serbato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalla Commissione Tecnica PNRR-PNIEC in merito all'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la realizzazione di un impianto agrivoltaico, ha affermato il seguente principio di diritto: Nei procedimenti di VIA per progetti considerati prioritari ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, i termini perentori previsti dall'art. 25, comma 2-bis, del d.lgs. n. 152/2006 per la conclusione del procedimento devono essere rigorosamente rispettati dalle amministrazioni competenti. Decorsi infruttuosamente tali termini, il potere sostitutivo del Capo del Dipartimento Sviluppo Sostenibile si attiva automaticamente, imponendo a tale organo di provvedere in luogo degli uffici ordinariamente competenti entro i successivi 60 giorni. L'eventuale necessità di integrazioni documentali nel corso del procedimento non può giustificare il mancato rispetto dei termini decadenziali, trattandosi di fenomeno fisiologico in procedimenti complessi. L'inerzia delle amministrazioni competenti, pertanto, integra gli estremi dell'illegittimità del silenzio, con conseguente obbligo di provvedere nel rispetto dei termini indicati dalla sentenza. Il Tribunale, tuttavia, ha ritenuto opportuno non procedere, allo stato, alla nomina di un commissario ad acta, fermo restando la possibilità per l'interessata di riproporre tale richiesta in caso di ulteriore inadempimento.