Cassazione penale Sez. V sentenza n. 226 del 7 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:226PEN

Massima

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Integra il reato di falso materiale commesso dal privato in certificati, di cui agli articoli 477 e 482 del codice penale, la condotta di colui che falsifichi un documento facendone apparire il rilascio da un'agenzia di pratiche automobilistiche, in quanto tale agenzia, ai sensi della legge n. 264 del 1991, articolo 7, riveste la qualità di incaricato di pubblico servizio. A tal fine, è irrilevante che il documento falsificato sia scaduto, poiché ciò non esclude la sua idoneità a ledere il bene giuridico protetto dalla norma richiamata. La responsabilità del titolare del permesso di circolazione può essere legittimamente affermata sulla base della sua qualità di proprietario del veicolo al quale il documento falsificato si riferisce, senza che sia necessario l'effettivo utilizzo dello stesso, essendo sufficiente il concorso nella falsificazione. Le conclusioni del giudice di merito, desunte dalla globalità delle risultanze processuali, sono logiche e coerenti, in applicazione del principio del libero convincimento, senza incorrere in violazione dell'articolo 192 del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1656/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 26/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Riello Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con sentenza in data 26-10-2009 la Corte di Appello …

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