Il mancato pagamento del canone di locazione per un periodo superiore a due mensilità, in un contratto di locazione ad uso abitativo, integra di per sé l'inadempimento grave e importante ai sensi dell'art. 5 della legge n. 392/1978, legittimando la risoluzione del contratto per inadempimento del conduttore, a prescindere da qualsiasi valutazione discrezionale del giudice sulla gravità dell'inadempimento. La registrazione tardiva del contratto di locazione, pur oltre il termine di 30 giorni previsto dalla legge, ha efficacia sanante retroattiva, rendendo il contratto pienamente valido ed efficace sin dalla sua stipulazione, con conseguente obbligo del conduttore di corrispondere tutti i canoni maturati, senza possibilità di ottenere la riconduzione del canone al minimo degli accordi territoriali. L'impossibilità sopravvenuta di adempiere, derivante dalle misure di contenimento della pandemia Covid-19, non esime il conduttore dall'obbligo di pagare il canone di locazione, trattandosi di obbligazione pecuniaria non suscettibile di estinzione per impossibilità della prestazione.