Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4351 del 1 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4351PEN

Massima

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Il diritto di critica e di cronaca, pur essendo costituzionalmente garantito, trova il suo limite nel rispetto della reputazione altrui. Pertanto, l'attribuzione di espressioni offensive e diffamatorie, anche se riferite a soggetti pubblici o a contesti di rilevanza pubblica, integra il reato di diffamazione qualora le stesse eccedano manifestamente il legittimo esercizio di tale diritto, risultando prive di adeguato fondamento fattuale e formulate in termini sproporzionati e gratuiti. In particolare, l'imputazione di specifici comportamenti illeciti o di collegamenti con ambienti criminali, senza adeguata prova, nonché l'utilizzo di epiteti ingiuriosi e denigratori, costituiscono condotte diffamatorie sanzionabili penalmente, anche quando poste in essere attraverso mezzi di comunicazione di massa. Inoltre, la riferibilità degli scritti diffamatori all'autore può essere desunta non solo da elementi di prova diretti, quali la sottoscrizione degli stessi, ma anche da indizi gravi, precisi e concordanti, quali precedenti condanne per fatti analoghi o testimonianze attendibili. Infine, la mancanza di una espressa avvertenza circa le conseguenze della mancata comparizione dell'imputato nel decreto di citazione a giudizio non determina la nullità dell'atto, qualora risulti comunque accertata la piena conoscenza del procedimento da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/04/2021 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZULLO ROSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore EPIDENDIO TOMASO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22.04.2021, la Corte di Appello di Catanzaro riformava, limitatamente al trattamento sanzionatorio la sentenza emessa dal Tribunale di Cosenza in data 22.01.2019, confe…

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