Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23045 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23045PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa costituita parte civile, deve applicare un criterio di verifica più penetrante e rigoroso rispetto a quello previsto per qualsiasi altro testimone, senza tuttavia disconoscere aprioristicamente la sua attendibilità solo in ragione della sua qualità di parte civile. Pertanto, le dichiarazioni della persona offesa, se coerenti, specifiche e conformi alla contestazione di reato, possono essere ritenute attendibili e affidabili anche in assenza di riscontri esterni, purché siano adeguatamente motivate le ragioni della loro credibilità soggettiva e intrinseca. Inoltre, il computo del tempo della "malattia", ai fini della configurazione del reato di lesioni personali, deve ricomprendere anche il periodo necessario per il recupero funzionale dell'organo leso mediante trattamenti terapeutici specifici, come la fisioterapia o l'elettroterapia, non potendosi ritenere conclusa la "malattia" con la sola eliminazione dell'alterazione organica. Infine, il giudice di legittimità non può procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, essendo preclusa la rilettura autonoma e alternativa della prova, in assenza di vizi logici o motivazionali della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/10/2019 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Trento ha confermato la sentenza del T…

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