L'amministrazione pubblica può legittimamente esercitare i poteri di autotutela esecutiva per riacquisire il possesso di un bene immobile di sua proprietà, anche in assenza di un titolo concessorio o autorizzatorio in capo all'occupante, qualora quest'ultimo non sia in grado di dimostrare un valido e legittimo titolo giuridico che lo legittimi all'occupazione del bene. In tali casi, l'amministrazione non è tenuta ad attivare il contraddittorio procedimentale con l'occupante abusivo, in quanto quest'ultimo non riveste la qualità di destinatario di un provvedimento amministrativo e non può vantare alcun diritto di partecipazione al procedimento. L'esercizio del potere di autotutela esecutiva da parte dell'amministrazione non integra, pertanto, una violazione degli obblighi di correttezza e buona fede, in quanto presuppone l'assenza di un valido titolo giuridico in capo all'occupante. Inoltre, l'appartenenza dell'immobile al patrimonio indisponibile dell'ente pubblico legittima l'esercizio dei poteri di cui agli artt. 822 e ss. c.c., a prescindere dalla circostanza che l'immobile sia stato oggetto di precedenti contenziosi giurisdizionali.