Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45988 del 5 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45988PEN

Massima

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Il vincolo della continuazione tra il reato associativo di cui all'art. 416-bis c.p. e i reati-fine commessi dal soggetto partecipe dell'associazione può essere riconosciuto solo se questi ultimi siano stati programmati nelle loro linee essenziali sin dal momento costitutivo del sodalizio criminoso. Non è invece configurabile la continuazione tra il reato associativo e quei reati-fine che, pur rientrando nell'ambito delle attività del sodalizio e finalizzati al suo rafforzamento, non erano programmabili ab origine perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali o, comunque, non immaginabili al momento iniziale dell'associazione. L'accertamento del medesimo disegno criminoso tra il reato associativo e i reati-fine deve pertanto fare riferimento al momento genetico della deliberazione criminosa, non essendo sufficiente il mero collegamento funzionale tra i reati. Inoltre, il riconoscimento della continuazione tra il reato associativo e i reati-fine presuppone che questi ultimi siano stati commessi nell'ambito e per conto dell'associazione, senza che rilevi il fatto che il partecipe dell'associazione abbia successivamente agito per conto di un terzo soggetto, ancorché anch'esso partecipe del medesimo sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/12/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG;
Il Procuratore generale, Dott. Molino Pietro, chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 21 dicembre 2021 della Corte di appello di Catanzaro che, quale giudice dell'esecuzione, ha parzialmente ac…

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