Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22003 del 22 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:22003PEN

Massima

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Il coinvolgimento attivo di un soggetto nelle attività di una consorteria mafiosa, quale la 'ndrangheta, può essere desunto da un complesso di elementi indiziari, anche in assenza di specifiche dichiarazioni di collaboratori di giustizia, quando tali elementi siano logicamente e coerentemente valutati nel loro insieme dal giudice di merito. Rientrano in tale compendio indiziario: l'interessamento del soggetto in vicende riconducibili agli interessi della cosca, come l'esazione di crediti illeciti o l'intervento punitivo nei confronti di chi abbia arrecato offesa al gruppo; l'utilizzo da parte del soggetto di mezzi di comunicazione riconducibili ad esponenti della consorteria; il coinvolgimento del soggetto in attività di controllo del territorio e di condizionamento della vita politica locale, come il sollecitare la partecipazione al voto in favore di candidati graditi al sodalizio. Tali elementi, valutati unitariamente dal giudice, possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, anche in assenza di una posizione apicale o di una organica e stabile compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio. La presunzione di adeguatezza e di proporzionalità della misura cautelare della custodia in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti di criminalità organizzata, può trovare applicazione anche in assenza di specifiche e recenti manifestazioni della pericolosità sociale del soggetto, quando il suo coinvolgimento nelle attività della consorteria risulti comprovato da un quadro indiziario grave e convergente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI M. - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 3-7/01/2020 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FA…

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