Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10200 del 6 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10200PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio mediante l'uso di un'arma da taglio, che cagioni una ferita idonea a provocare la morte della vittima in pochi minuti, integra il reato di tentato omicidio, indipendentemente dal fatto che l'aggressore abbia colpito in più parti del corpo, essendo sufficiente l'accertamento della pericolosità della condotta e dell'elemento soggettivo del dolo. La valutazione unitaria delle prove testimoniali, anche se non prive di contraddizioni, e l'apprezzamento della gravità della lesione e della forza impressa all'atto consentono di ricostruire la dinamica del fatto e di affermare la sussistenza dell'elemento psicologico del reato, senza che sia necessario un riscontro diretto della volontà omicidiaria dell'imputato. Il giudice di merito, nel motivare la decisione, può legittimamente dare prevalenza agli elementi probatori che ritiene maggiormente attendibili e coerenti con la ricostruzione complessiva del fatto, senza che ciò integri un travisamento della prova o un vizio di motivazione, censurabile in sede di legittimità, ove la motivazione stessa risulti logica e congruente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefan - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michel - Rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/12/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
il difensore non e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 1.12.2016 la Corte di appello …

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