Consiglio di Stato sentenza n. 7678 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:7678SENT

Massima

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Il decreto di esproprio è illegittimo nella parte in cui dispone l'acquisto di porzioni di terreno non ricomprese nella precedente dichiarazione di pubblica utilità, in assenza di una nuova e valida dichiarazione di pubblica utilità. Infatti, il decreto di esproprio deve trovare fondamento in una previa e specifica dichiarazione di pubblica utilità, che individui con precisione i beni da espropriare, nel rispetto del principio di legalità e del diritto di proprietà costituzionalmente garantito. Pertanto, l'amministrazione non può disporre l'espropriazione di porzioni di terreno ulteriori rispetto a quelle già oggetto della dichiarazione di pubblica utilità, senza adottare una nuova e distinta dichiarazione di pubblica utilità che legittimi l'ampliamento dell'area da espropriare. In caso contrario, il decreto di esproprio risulta illegittimo per difetto dei presupposti e di potere espropriativo, in violazione degli articoli 16, 17 e 23 del d.p.r. n. 327/2001 e dell'art. 42 della Costituzione, a tutela del diritto di proprietà. Inoltre, il mancato rispetto delle formalità di notifica del decreto di esproprio ai proprietari e della formale immissione in possesso in contraddittorio con gli stessi, comporta l'illegittimità del decreto di esproprio per violazione degli articoli 23 e 24 del d.p.r. n. 327/2001. Infine, il giudice amministrativo ha giurisdizione esclusiva sulle domande restitutorie e risarcitorie proposte dal proprietario a fronte di un'occupazione illegittima di un bene, in quanto riconducibili all'esercizio del potere ablatorio della pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. g), c.p.a.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/11/2021

N. 07678/2021REG.PROV.COLL.

N. 04817/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 4817 del 2018, proposto dalla sig.ra ((omissis)) e dalla sig.ra ((omissis)), entrambe rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultima in Roma, via ((omissis)), n. 13;

contro

il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in persona del Ministro
pro tempore
, e l’Anas s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, entrambi rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

nei confronti

del Comune di Ca…

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