Il giudice di legittimità, nell'annullare senza rinvio la sentenza di patteggiamento, afferma che: La sopravvenuta abolitio criminis della fattispecie di cui all'art. 14, comma 5-ter, del d.lgs. n. 286 del 1998, a seguito della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea che ha dichiarato l'incompatibilità della disciplina italiana con la direttiva 2008/115/CE, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di patteggiamento pronunciata nei confronti dell'imputato per tale reato, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Analogamente, la declaratoria di incostituzionalità dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 11-bis, c.p., intervenuta con la sentenza della Corte costituzionale n. 249 del 2010, determina la nullità della decisione che ha applicato tale aggravante, in quanto essa ha comunque inciso sulla determinazione della pena, travolgendo l'intero contenuto dell'accordo di patteggiamento. L'annullamento senza rinvio è disposto in entrambi i casi, in quanto ne risulta travolto l'intero contenuto dell'accordo di patteggiamento.