Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17063 del 18 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17063PEN

Massima

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Il superamento della data di scadenza di prodotti alimentari confezionati, in assenza di accertato cattivo stato di conservazione sotto il profilo igienico-sanitario, non integra il reato di cui all'art. 5, comma 1, lett. b), della L. n. 283 del 1962, ma configura soltanto un illecito amministrativo sanzionato dal D.Lgs. n. 109 del 1992, art. 10, comma 7 (ora art. 12, comma 3, D.Lgs. n. 231 del 2017), in quanto la data di scadenza non attiene alle modalità di conservazione del prodotto, bensì alla sua commercializzazione. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 5, comma 1, lett. b), della L. n. 283 del 1962, è necessario l'accertamento di una concreta inosservanza di prescrizioni dettate a garanzia della buona conservazione sotto il profilo igienico-sanitario, miranti a prevenire i pericoli della precoce degradazione, contaminazione o alterazione del prodotto alimentare, non essendo sufficiente il mero superamento della data di scadenza. La giurisprudenza di legittimità ha da tempo consolidato tale principio, che è rimasto valido anche dopo le modifiche apportate alla disciplina dalla normativa successiva, la quale ha confermato la rilevanza esclusivamente amministrativa dell'illecito in parola, inasprendo peraltro le relative sanzioni pecuniarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2017 del Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato;
udito per il ricorrente l…

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