Il Consiglio comunale è competente ad approvare gli obiettivi della variante urbanistica, ai sensi dell'art. 37, comma 1, della legge provinciale n. 15/2015, in quanto tale atto costituisce il primo step del procedimento di formazione dello strumento urbanistico e ha natura squisitamente programmatoria, rientrando pertanto nella competenza del Consiglio comunale in materia di piani territoriali ed urbanistici, ai sensi degli artt. 49 e 53 della legge regionale n. 2/2018 e dell'art. 28, comma 4, dello Statuto comunale. La Giunta comunale non può approvare gli obiettivi della variante urbanistica, in quanto tale competenza è riservata al Consiglio comunale, organo deputato all'adozione degli atti amministrativi fondamentali di carattere programmatorio. Gli obiettivi approvati dalla Giunta comunale, pur potendo in parte richiamare quelli già definiti in precedenti atti, risultano tuttavia sviluppati e integrati con nuovi contenuti di natura altamente discrezionale, sicché non possono ritenersi già approvati dal Consiglio comunale. I singoli consiglieri comunali, in quanto titolari di un interesse legittimo al rispetto delle proprie prerogative, sono legittimati a impugnare l'atto con cui la Giunta comunale ha approvato gli obiettivi della variante urbanistica, in quanto tale provvedimento lede direttamente le loro attribuzioni, impedendo loro di esercitare il diritto di parola e di voto in relazione a tali obiettivi.