Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1817 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:1817SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive perde di efficacia e diviene improcedibile qualora il destinatario presenti successivamente domanda di sanatoria edilizia, la quale venga poi definitivamente respinta dall'amministrazione competente. In tale ipotesi, infatti, l'atto di demolizione ha esaurito i propri effetti, venendo meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dello stesso. Il principio di diritto che emerge è che la presentazione di una domanda di sanatoria edilizia, seguita dal definitivo rigetto della stessa, determina la sopravvenuta carenza di interesse del destinatario del provvedimento di demolizione, rendendo improcedibile il relativo ricorso giurisdizionale. Ciò in quanto l'atto di demolizione, una volta esperita infruttuosamente la procedura di sanatoria, non produce più alcun effetto concreto nei confronti del privato, essendo venuto meno il suo interesse all'annullamento. La massima si fonda sull'esigenza di evitare un inutile dispendio di attività processuale, in linea con il principio di economia dei giudizi, e sulla necessità di garantire la certezza dei rapporti giuridici, impedendo che provvedimenti ormai privi di effettiva rilevanza per il destinatario possano essere ancora oggetto di impugnazione. Essa si applica a tutti i casi in cui, a seguito di un provvedimento di demolizione di opere abusive, il privato presenti domanda di sanatoria che venga definitivamente respinta, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento del provvedimento demolitorio.

Sentenza completa

N. 02520/1996
REG.RIC.

N. 01817/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02520/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2520 del 1996, proposto da: Angelo Carbone, Valentino Carbone e Francesca D'Ambrosi, rappresentati e difesi dagli avv.ti Gerolamo Angotti e Marco Arena, con domicilio eletto presso Marco Arena in Firenze, via delle Porte Nuove, 17;

contro

Comune di Lastra a Signa, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Ragazzini, con domicilio eletto presso Antonio Ragazzini in Firenze, via Duca D'Aosta, 10;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

dell'ordinanza di demolizione n.56 del 16 aprile 1996, di tutti gli atti presupposti, conseguenti e connessi, compres…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.