Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29107 del 3 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29107PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali deve essere fondato sull'attuale inserimento del soggetto nell'ambiente criminale di riferimento, desumibile non solo da precedenti penali definitivi, ma anche da procedimenti penali pendenti per reati significativi, nell'ambito dei quali siano stati formulati giudizi non escludenti la responsabilità del proposto. Tale valutazione deve essere effettuata dal giudice in concreto, senza presunzioni di pericolosità derivanti esclusivamente dall'esito di un procedimento penale, verificando la persistenza della pericolosità sociale del soggetto, specie quando sia decorso un apprezzabile periodo di tempo tra l'epoca dell'accertamento in sede penale e il momento della formulazione del giudizio sulla prevenzione. Il giudice di merito deve quindi compiere un'analisi approfondita della situazione personale e criminale del soggetto, basandosi sugli elementi fattuali emergenti dal compendio processuale, senza limitarsi ad affermazioni assertive e prive di adeguata motivazione. Solo in tal modo il provvedimento che dispone o mantiene una misura di prevenzione personale potrà ritenersi legittimo e conforme ai principi di diritto consolidati in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso il decreto emesso il 04/06/2018 dalla Corte di appello di Catanzaro;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Sentito il Procuratore generale, nella persona di Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe, la Corte di appello di Catanzaro respingeva l'istanza di revoca della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza applicata a (OM…

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