Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 1626 del 2015

ECLI:IT:TARCZ:2015:1626SENB

Massima

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Il provvedimento di chiusura di un esercizio commerciale adottato dal Comune, a seguito di una segnalazione prefettizia di tentativi di infiltrazione mafiosa nella gestione dell'attività, è legittimo in quanto il Comune, venuto a conoscenza di tali elementi, è tenuto ad esercitare il potere di autotutela per tutelare l'ordine pubblico e la sicurezza della collettività, anche in assenza di una sentenza definitiva di condanna penale. Il Comune, infatti, ha il dovere di intervenire prontamente per impedire che l'attività economica possa essere strumentalizzata dalla criminalità organizzata, a prescindere dall'accertamento giudiziale di responsabilità penali. Tale potere di intervento, finalizzato alla tutela di interessi pubblici primari, non richiede la previa instaurazione di un procedimento amministrativo, essendo sufficiente la mera comunicazione prefettizia circa l'esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa, la quale costituisce un presupposto idoneo e sufficiente per l'adozione del provvedimento di chiusura dell'esercizio commerciale. Inoltre, la notifica del ricorso giurisdizionale presso la sede della Prefettura, anziché presso l'Avvocatura Distrettuale dello Stato competente, determina l'inammissibilità dell'intero ricorso, in quanto nello stesso non risultano esposte autonome censure avverso il provvedimento comunale, ma esclusivamente avverso l'atto del Prefetto.

Sentenza completa

N. 01545/2015
REG.RIC.

N. 01626/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01545/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1545 del 2015, proposto da-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avv. Luigi Scaramuzzino, domiciliata presso la Segreteria del Tribunale;

contro

il Comune di Cirò, in persona del Sindaco in carica, non costituito in giudizio;
il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro in carica, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

- dell’ordinanza di chiusura di esercizio di vicinato n. 14, prot. n. 2658, del 3/7/2015, emessa dal Comune di Cirò, -Area Vigilanza-;

- dell’Informativa antimafia del 26/6/2015, prot. n. 14561/2015/Area 1/AM del Prefetto d…

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