Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20537 del 13 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20537PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere si configura quando più soggetti si accordano per commettere una serie indeterminata di reati, anche di natura diversa, con un programma criminoso unitario e una stabile organizzazione. La sussistenza dell'accordo criminoso e della finalità comune non può essere desunta dalla mera commissione di più reati in concorso tra gli stessi soggetti, ma richiede una specifica e motivata valutazione degli elementi indiziari, quali le intercettazioni, le risultanze documentali e le informazioni testimoniali, che dimostrino l'esistenza di una vera e propria associazione, con ruoli e compiti definiti, finalizzata a pilotare fallimenti aziendali, svuotare le casse sociali e privare le imprese dei beni strumentali, attraverso la commissione di plurimi delitti di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio e auto-riciclaggio. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, mentre il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Le esigenze cautelari possono essere desumere dalla concreta modalità della condotta e dalle circostanze di fatto in presenza delle quali essa si è svolta, in quanto tali elementi consentono di effettuare una prognosi di probabile recidiva, senza che sia necessario un riferimento esclusivo alla gravità del titolo di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/06/2018 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
udita la relazione svolta Tal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. PERLA LORI, per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.
uditi i difensori presenti - avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) e avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) che insistono per l'accoglimento dei ricorsi ai quali si riportano.
RITENU…

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